Nelle illustrazioni più ricorrenti degli anni‘20 e‘30, le figure femminili erano forme allungate e snelle, linee eleganti e asciutte. Era un periodo di fermento artistico in cui anche l’estetica ridefiniva il suo spazio: abbandonata la fantasia del Nouveau, l’era déco era tutta un’esaltazione di geometrie, linee e volumi e i maître joailliers si avventuravano in forme spigolose, appuntite, trapezoidali, prediligendo pietre inusuali come onice, malachite, coralli, e i tagli squadrati come il baguette o l’emerald-cut. Gioiello e moda anni‘30 tornano ora ad incontrarsi, tracciando geometrie con colori a contrasto.
Già nel 2009 Celia Weinstock, con una laurea in storia a Oxford e successivamente una specializzazione al GIA di New York, battezzò con il brand Lyme Fine Jewellery la sua prima, esclusivissima collezione di alta gioielleria: pezzi unici che evocano l'eleganza aristocratica propria del suo entourage familiare e al tempo stesso esprimono un sapore che richiama all'Art Déco.
Celia porta in trionfo questa voglia di storicità con gioielli di altissima sapienza artistica: orecchini Peacock in diamanti e tzavoriti, bracciale Butterfly con giadeite intarsiata, orecchini Leaf con diamanti rose-cut o l'anello Flower con i petali in diamanti gialli. Il tuffo nel passato lo celebra con diamanti e microperle in stile vittoriano, bracciali con baby pearls o con un paio di orecchini a cascata in stile indiano con perle Akoya e gocce in corallo rosa.
La moda (e i gioielli) torna ad essere lussuosa ed elegante: tenetevi pronte ad un revival stile "Il grande Gatsby"!
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